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Cibo e Bevande

Un gelato a Firenze

Il Ponte Vecchio di Firenze fu teatro di uno degli incontri più significativi della mia vita. Lì, infatti, conobbi Cris, una bellissima ragazza di Bahia. Eravamo arrivati con un viaggio organizzato, su un autobus proveniente da Napoli, e arrivando a Firenze mi ero sorpreso a conversare piacevolmente e in tutta naturalezza con lei. Da lì avevamo cominciato a fare gli itinerari insieme, sempre conversando amabilmente, tanto che sembrava che il tempo si fosse fermato.

La passeggiata sul Ponte Vecchio

Una volta a Firenze passammo al Ponte Vecchio, uno dei più suggestivi e romantici posti in assoluto della nostra penisola, affacciato tra le due sponde del fiume Arno, storicamente associato alle numerose botteghe artigiane che ne hanno accompagnato e caratterizzato la storia.
Le raccontavo queste brevi nozioni, ormai già conquistato dal suo sorriso smagliante e dallo sguardo vivace, sentendomi anche un po’ Cicerone. Visitare Firenze, non può prescindere dal passare nei pressi di questo pezzo di storia della città, che oltre ad offrire testimonianze storiche e artistiche di assoluto rilievo, ospita oggi numerosi venditori di steet food molto caratteristici.
Fu dopo avere mangiato un panino comprato da uno di questi venditori che lei, guardandomi con intensità, espresse il desiderio di provare un gelato artigianale, un qualcosa di veramente speciale.
Questa fu la prima testimonianza della sua golosità!

In cerca di un gelato all’altezza della situazione

Non c’è più traccia di tutte le vecchie botteghe di artigiani e commercianti. Oreficerie, gioiellerie e atelier esclusivi monopolizzano il ponte di oggi. Nelle vicinanze numerosi punti di ristoro, e caffè, e dolcerie. Ma dove scovare un gelato che fosse una festa per i sensi? Non potevo né volevo deludere questa ragazza deliziosa e affascinante. Ne ero affascinato e non ero rimasto insensibile alla sua richiesta di un gelato artigianale indimenticabile. Pensai così di fare una ricerca sullo smartphone e trovai il sito del Caffè delle Carrozze, un nome suggestivo di cui un poco approfittai per impressionarla, indugiando con la conversazione evidenziando la grandezza e l’opulenza delle città italiane prima dell’Unità d’Italia.

Il Caffè delle Carrozze

Eravamo poco distanti e in una decina di minuti arrivammo lì. Ero fiducioso perché avevo potuto velocemente osservare la cura con cui era stato allestito il sito. Se la gelateria avesse offerto quella cura dei dettagli anche nei prodotti, sarei stato fortunato. Il Caffè delle Carrozze superò le aspettative con uno dei migliori gelati che io abbia mai gustato.
Una volta nella gelateria fu subito evidente che eravamo nel posto giusto. Il personale con molto savoir faire ci illustrò il taglio tradizionale delle ricette e l’alta qualità degli ingredienti. Finalmente provammo il gelato e fu veramente una festa dei sensi. Scelsi i gusti nocciole e caffè, rimasi colpito soprattutto dalla densità del gelato e dal sapore equilibrato. Lei scelse dei sapori alla frutta e ne rimase estasiata. Posso dire che da lì, sicuramente anche grazie alle endorfine scatenate da questa piacevole esperienza gustativa, ci fu un cambio del livello di comunicazione tra noi: più complicità negli sguardi, più sfumature nei timbri della voce, stavamo entrando senza saperlo in un reciproco colpo di fulmine che da lì a poco ci avrebbe travolti.
Quel posto, quel gelato, avevano creato la magia per avvicinarci, tanto è vero che ci tornammo in serata, questa volta per gustare i piatti salati, soprattutto per una bella pizza. Avevo capito che la qualità di questo posto ben si sposava con la qualità del nostro incontro.
.Abbiamo vissuto una storia d’amore di quelle che trovi sui romanzi d’autore, ed oggi viviamo insieme in Brasile. Sono passati anni e la cosa più divertente è che spesso, nonostante sia passato del tempo, ci ricordiamo del Caffè delle Carrozze e di quelle preparazioni artigianali sublimi.